2 - Ispirazione
Artigiani dei mestieri rari oggi
Da decenni Patek Philippe aiuta a preservare le antiche competenze decorative commissionando regolarmente dei pezzi ad artisti indipendenti esterni, o a quanti si dedicano a queste rare attività nei laboratori interni. Ma in che modo Patek Philippe riesce a far prosperare ancora il settore?
Design unici
Ogni anno circa quaranta pezzi unici vengono creati pensando agli appassionati contemporanei, e nuovi modelli che attingono alle prerogative di antichi mestieri rari si aggiungono alla collezione regolare. L’obiettivo non è certo seguire la moda o andare incontro ad un trend generalizzato, bensì proiettare un’identità forte e inimitabile basata sulla tradizione.
Pendolette Dôme da tavolo — il mezzo perfetto
Date le dimensioni, la vetrina espositiva ideale per le tecniche decorative è la pendoletta Dôme da tavolo, che con le sue generose superfici tondeggianti offre una tela perfetta per i virtuosismi della decorazione a smalto (in particolare per la tecnica cloisonné). Insieme a temi più nuovi, i motivi floreali e gli animali sono un classico della casa, e le collezioni del Patek Philippe Museum, così come l’interesse per i luoghi esotici, costituiscono spesso una fonte d’ispirazione. Il team creativo sa bene che una decorazione di un colore particolare, o particolarmente vivace, incontrerà i favori di una cultura, mentre in un’altra si prediligerà la moderazione; allo stesso modo, una scena potrà nascere dalla fantasia dell’artigiano e un’altra riprodurre fedelmente, ma in scala sorprendentemente ridotta, un grande capolavoro artistico.
In maniera analoga gli orologi da tasca offrono all’artigiano superfici più ampie rispetto ai compatti modelli da polso. Destinati non a essere indossati ma a restare essenzialmente oggetti d’arte, i primi sono oggi molto ambiti dai collezionisti, straordinari esempi che combinano tecniche diverse come lo smalto, il guilloché, l’incisione e l’incastonatura.
L’ispirazione degli artigiani
Dietro a questi design unici non esistono regole fisse: sono la famiglia Stern e gli esperti artigiani che, avendo assorbito a fondo la cultura creativa dell’azienda, danno forma alle loro ispirazioni. E proprio questa cultura li spinge a reinterpretare e ad andare oltre, senza mai dimenticare i limiti e il potenziale delle discipline coinvolte o il talento di ogni singolo specialista.
Lavorare a un modello nuovo destinato alla collezione attuale e dedicarsi a un pezzo unico sono tuttavia cose diverse. L’obiettivo della collezione è infatti offrire a un numero allargato di estimatori orologi frutto di mestieri rari ma, nonostante la tiratura rimanga sempre limitata e i pezzi delle rarità, è la stessa produzione multipla a imporre numerose restrizioni.
Prendere un modello già esistente e aggiungere una decorazione finissima a mano è un’operazione difficile, eccezion fatta forse per l’incisione, ma anche in questo caso il supporto dev’essere dello spessore giusto. Ciò determina spesso quel che si può e quel che non si può fare, e pianificare in anticipo diventa necessario: in generale, i modelli vanno costruiti sapendo già di dover incorporare incisioni, decorazioni a smalto o pietre preziose.
Rari — per un buon motivo
In questo campo esiste in realtà molta più domanda che offerta, ma gli artigiani d’eccellenza sono pochissimi e Patek Philippe non metterà mai a repentaglio la qualità sacrificando gli standard e aumentando la produzione. Il termine “rarità” resta dunque denominatore comune della raffinatezza delle competenze in gioco, degli artigiani che le possiedono e dei prodotti che ad esse rendono onore.